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Via dei Giacinti, 2, San Damaso, MO
Valutazione:
Consigliatissimo!!
Prezzo a persona:
45.00 €
Servizio utilizzato:
Commenti:
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g.falconline

ha visitato il locale il 09/01/2009 g.falconline avatar
76 Recensioni scritte dal 18/10/2007 1132 Punti

Avevo già avuto modo di visitare questo ristorante pizzeria, con il buon gi, durante le festività natalizie. Ci eravamo concentrati sulla pizza, per non appesantirci troppo, considerato il periodo.

In verità non mi ero lasciato scappare il classico accostamento salernitano, che prevede l'antipasto di cozze prima della pizza. Nell'occasione le avevo gradite in modo particolare, e mi ero ripromesso di tornare in un altro momento per concentrarmi sul pesce.

La pizza non è propriamente quella che io preferisco di più, il bordo è basso e non alto e soffice, ma almeno non è troppo sottile o ancor peggio tirata, e gli ingredienti sono risultati gustosi, e dunque l'ho comunque gradita.

Con mio cognato Marco1960 decidiamo di trovarci per i nostri tradizionali bilanci esistenziali al maschile di inizio anno, e la scelta cade sul Red Rose, locale appena fuori città, con un bel parcheggio comodo, situato a ridosso del CONAD di San Damaso.

Il Ristorante è caldo ed accogliente, ed è suddiviso in due ambienti, tutto il personale è di giovane età ed estremamente disponibile. Unica nota poco gradita, nella sala dove ci fanno accomodare, è la presenza di uno schermo televisivo, ma messa alla prova sull'argomento, la giovane e gentile cameriera ha brillantemente compreso i nostri bisogni, approssimando il volume allo zero.

Nonostante l'orario prematuro, vi sono diversi tavoli già occupati, ma il servizio non ne risente, e tutto si svolge in modo compatibile con i giusti tempi di attesa. Visita veloce ai bagni, abbastanza moderni e ben tenuti.

Subito ci viene portato un cestino con del buon pane fatto in casa, accompagnato anche da una pizza con solo pomodoro, già tagliata a spicchi. Un assaggio caldo che abbiamo particolarmente gradito, vista la temperatura esterna che avevamo abbandonato da poco.

Entrambi abbiamo voglia di mangiare del pesce, e desiderando completare la cena con antipasto, primo e secondo, la sorridente e gentile cameriera ci ragguaglia anche sulle porzioni e i vari contenuti dei piatti.

Anche se può sembrare scontato, non sempre le richieste di variazioni rispetto al menù vengono raccolte con attenzione. Avendo esplicitato all'atto dell'ordinazione il nostro desiderio di evitare, nella preparazione dei piatti, pepe e peperoncino, il personale di servizio ha prestato grande attenzione a questo particolare e tutto si è svolto nel migliore dei modi, come spiegherò anche più avanti.

Ho così ordinato un antipasto di cozze alla marinara, cioè in bianco con aglio e olio, mentre Marco1960 un soutè di vongole veraci. Le cozze servite dal ristorante sono del tipo spagnolo, dal guscio più robusto, nero con lievi ed impercettibili riflessi arancioni. Devo dire che trovo più delicate quelle di razza italiana, ma in questo periodo dell'anno non danno una buona resa, sono piccole, poco piene.

Quello che mi ha fatto molto apprezzare la pietanza servita è che le cozze erano tutte ben pulite, con i gusci lucidi, come le preparo a casa io dopo essermi lungamente applicato a raschiarle con cura. Anche un altro aspetto ho molto gradito: sicuramente erano state scelte e pulite, tra quelle acquistate, le migliori, perché erano tutte di grandi dimensioni, cosa che ha garantito un'alta percentuale di bivalvi ben pieni e saporiti.

Le cozze avevano anche il giusto tempo di cottura, che lascia il frutto di mare tenero, succulento, non essiccato. Il sughetto è risultato così pulito e gustoso, e il pane non voleva più abbandonare la terrina nella quale erano state serviteemoticon .

La porzione, un po' meno abbondante di altre da me consumate, non ne ha risentito molto, essendo risultata soddisfacente come percentuale di qualità. Questo approccio alla preparazione delle cozze, che è lo stesso che utilizzo a casa quando le preparo per mia moglie o gli amici, credo sia opportuno ed intelligente, una riflessione che può essere favorita anche dal bassissimo costo che hanno questi mitili.

Scartare gli esemplari meno sviluppati, senza perdere tempo a pulirli, permette di presentare un bel piatto in grado di dare soddisfazione alla vista e al palato. Lo so che non ci vuole molto a pensare in questi termini, ma proprio di recente, e non solo, mi è capitato l'esatto contrario: porzione abbondante ma valve sporche e frutti inconsistenti.

Insomma anche una pietanza apparentemente semplice come le cozze può rappresentare a mio giudizio, per cura e cottura, un interessante banco di prova: un bravo allo chef del Red Rose!

Passiamo ai primi scegliendo due spaghetti allo scoglio, che dopo tanti tortellini in brodo da tempo bussavano alla porta del nostro mortificato immaginario estivo… E' a questo punto che desidero sottolineare ancora una volta la gentilezza del personale, perché un giovane ragazzo si è avvicinato premurandosi di avvertirci che avremmo aspettato i primi un po' più a lungo, perché lo chef si era sbagliato durante la preparazione del piatto, avendo aggiunto del peperoncino. Viva la trasparenza e la professionalità!emoticon

Devo dire che l'attesa complessiva non è stata troppo penalizzata dall'inconveniente, e due bei piatti tenuti caldi, ben composti con frutti di mare ai margini e una spruzzata di prezzemolo, si sono presentati ai nostri sguardi interessati. Quantità soddisfacente e condimento discreto, con cozze, vongole, polipetti e gamberoni, accompagnati da una giusta e una non invadente quantità di polpa di pomodoro fresco. Davvero non male, anche se la pasta è risultata essere un po' asciutta, dal momento che il sughetto si era un pò troppo ristretto.

Considerato che eravamo piuttosto sazi, abbiamo terminato con due porzioni di “gratinato misto”, composte da due cappesante, tre cozze ed uno spiedino di seppie. Anche questa pietanza è risultata essere di discreta fattura, in particolare le cappesante, tenere e gustose. Solo lo spiedino, un po' troppo unto e con tranci piccoli, non ci ha molto convinto.

Per finire un sorbetto a testa ci ha accompagnati durante la lunga e piacevole chiacchierata finale. Come a volte ci capita, abbiamo preferito abbinare alla cena di cibo di mare del lambrusco, nella fattispecie due bottiglie di Campanone reggiano, piuttosto del più comune vino bianco, che sovente mi crea problemi di intolleranza.

Conto complessivo finale circa 45 euro a testa, che per una cena completa di pesce mi sembra onesto. Qualità complessiva delle pietanze più che accettabile, da tre e mezzo, servizio eccellente, gentile e premuroso, sicchè i quattro cappelli sono pienamente meritati. Da tenere in considerazione…

Consigliatissimo!!

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[gi]
19/01/2009
bravo falcon, avrei dovuto fare la recensione del nostro pranzo di inizio anno (che e' stato ottimo) ma purtroppo non ho fatto in tempo ... e hai rimediato egregiamente tuemoticon