Non è la prima volta che andiamo al Tokio, ristorante giapponese. Siamo andati d'estate, e c'era molto caldo, nonostante i ventilatori puntati addosso. Siamo andati d'inverno, ed era molto peggio: un freddo glaciale, anche mangiando con giacche e sciarpe, e con 2-3 stufette elettriche del tutto insufficienti a riscaldare l'ambiente.

Da lì in poi siamo tornati solo nella mezza stagione, come questo sabato sera. Il locale è molto grande (è quello che ormai molti anni fa si chiamava Teo pepe), e la trentina di persone presenti all'interno lo fanno sembrare comunque vuoto. Notiamo che rispetto all'ultima volta in cui siamo stati qui c'è stato un evidente ridimensionamento nel numero di gente che ci lavora, tanto che il servizio ai tavoli è affidato a un unico ragazzo.

Il prezzo è fisso: 16,90 euro, indipendentemente da quanto si mangia, bevande escluse. Ordiniamo diversi tipi di sushi, di hosomaki, uramaki, spaghetti, tempura di gamberi. Da bere una bottiglia di pinot grigio.

Dopo mezz'ora non ci è arrivato ancora niente, neanche il bere. Attorno a noi notiamo altre coppie sconsolate, nessuno sta mangiando. Ogni tanto si sente suonare un gong dalla cucina, torna un filo di speranza, ma non arriva ancora cibo al tavolo. Dopo altri 10 minuti (non è ancora arrivato il vino) arriva un vassoio al tavolo. Quasi esulto come se avesse segnato il Modena, ma la gioia dura poco, è fuorigioco e il gol è annullato. Infatti nel vassoio c'è sashimi, altro sushi, ma niente di quello che avevamo ordinato noi. Io dico di mangiare lo stesso, mia moglie no, breve discussione e alla fine in questo caso i falchi prevalgono sulle colombe: passa la linea dura e il vassoio è restituito al mittente.

Passano altri 10 lunghissimi minuti, e finalmente col vino arrivano gli spaghetti. Vorrei mangiare tutto il piatto in un sol boccone, ma la mia destrezza con le bacchette non mi permette di arraffare più di uno spaghettone per volta. Buoni, comunque. Finito il piatto arrivano in rapida sequenza la tempura, sushi e hosomaki. Finalmente la serata prende la piega giusta, e ci possiamo gustare il cibo, a patto di tenere gli occhi fissi sui piatti per non vedere gli sguardi d'odio degli affamati meno fortunati di noi agli altri tavoli. A nostro avviso è tutto molto buono, particolarmente il sushi al salmone. Quando abbiamo finito la roba al tavolo, procediamo con una seconda ordinazione, che non comprende roba ulteriore da quella ordinata in precedenza, ma solo quello che manca (un po' di sushi e gli uramaki). Nemmeno un quarto d'ora e arriva quindi tutto il resto, sempre di ottima qualità.

Adesso siamo belli sazi, concludiamo con un gelato (una specie di crepe con una palla di gelato dentro) e andiamo a pagare. Il conto è di 39,80 euro, dato dai due menu a 16,90 l'uno più la bottiglia di vino, che era a listino a 12 euro ma che viene scontata della metà. Dopo 2 ore e mezzo di permanenza usciamo, non a vedere le stelle ma di corsa in macchina perchè diluvia.

Consigliato!