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damiani

ha visitato il locale il 05/01/2010 damiani avatar
37 Recensioni scritte dal 05/09/2008 125 Punti

Mi hanno assillato per anni con questa trattoria.
Si raccontava di cene leggendarie, vini eccelsi, tartufo d'Alba, formaggi pregiati, grande attenzione ai particolari, un oste attento ed appassionato e un conto finale adeguato al trattamento.
Alla fine mi sono deciso, ho preso armi e bagagli e mi sono fermato a pranzo un martedì grigio e nevoso, con la mia dolce metà, per chiudere in bellezza la serie di bagordi natalizi.

Il locale si trova ai piedi della sopraelevata di Piadena, in frazione Vho, poche case allineate, un sali e tabacchi e l'immancabile chiesetta con campanile.
La posizione geografica è molto strategica, addirittura fondamentale per inquadrare l'offerta dell'Alba: ai confini con la provincia di Mantova e a pochi chilometri dalla bassa parmense e piacentina, è chiusa tra Po ed Oglio e dista non più di un'ora d'auto dal Piemonte.

La giornata è davvero freddissima, minaccia neve; è quindi di grande sollievo entrare in una sala calda e già abbastanza frequentata, densa di vapori di cucina e all'ora perfetta per sedersi a tavola.

Il locale è costituito da due sale rettangolari, pressoché identiche: la prima include il bancone, alcuni tavoli e l'accesso alla cucina; la seconda è arredata con grande garbo ed equilibrio, mobilio e tovaglie hanno il sapore dell'antica ospitalità contadina senza risultare ruffiani.

Federica ed io, appassionati di anticaglie, ammiriamo estasiati i due vecchi serramenti a tre ante posti sui lati corti della sala, praticamente intatti, oltre alle stupende credenze restaurate.
Seduti nell'angolo opposto all'ingresso, abbiamo modo di osservare una sala da osteria praticamente perfetta: calda, accogliente, non troppo grande ma abbastanza ariosa; alle pareti ocra sono appesi i numerosi attestati ricevuti dall'Alba oltre a delle belle stampe a carattere gastronomico.

Ecco l'oste Omar, veramente affabile ed appassionato, all'altezza della sua fama. Si può dire che siamo diventati amici in meno di trenta secondi.
Contrariamente a quanto avviene la sera, ci espone il menù a voce, con calma, raccontandoci la provenienza degli ingredienti, la preparazione, le tecniche di cotture e il miglior vino in abbinamento.

Ci lasciamo subito convincere dall'antipasto, una selezione di salumi con polenta e sott'oli.
Tra i primi del giorno ci sono bigoli con pomodoro e Bagoss o con sugo di zucca, culatello e pomodoro, tortelli con ripieno di patate e culatello, somarina o luccio e gli immancabili marubini in brodo. Fede, cha ha voglia di pasta fin dal risveglio, opta per il ripieno di somarina che finiremo col dividere in due.

Per secondo ordiniamo invece oca in terragna con mostarda di Cremona e guanciale di vitello sgrassato con funghi porcini, il tutto accompagnato da patate al forno.
Come al mio solito, ho clamorosamente dimenticato tutti gli altri secondi disponibili quel giorno, ad eccezione del classico bollito misto.

Da bere acqua naturale e una bottiglia dell'eccelso “Il mio lambrusco” di Camillo Donati, fermentato in bottiglia e prodotto ad Arola di Langhirano con uvaggi tipici del mantovano.
Riesco a scorgere Omar mentre preleva la bottiglia da una nicchia sul muro, chiusa a mo'di armadio, che consente a questo spettacolare lambrusco di arrivare in tavola a una perfetta temperatura di cantina.

Arriva l'antipasto, composto dai salumi classici della bassa: salame, coppa, prosciutto crudo, spalla cruda fatta in casa e due fette di morbido culatello curato dall'oste con particolare dovizia, il tutto accompagnato da pane a pasta dura e due fette di polenta al forno.
A fare da spalla, cipolline in agrodolce davvero notevoli, una curiosa insalata di sedano rapa, dei meravigliosi carciofini arrostiti e messi sott'olio e due piccoli caprini freschi con olio aromatico alle erbe da perdere la testa.

I tortelloni sono otto rombi molto grandi, velati di parmigiano e già intelligentemente divisi in due piatti. Sono fatti con grande cura, il ripieno ricorda uno stracotto leggero e saporito, ci piacciono molto. Un piccolo assaggio di pasta fresca della casa.

Ma è il secondo che aspetto con trepidazione: l'oca in terragna è una porzione abbondante, servita con il fondo di cottura e una mostarda cremonese di mele (purtroppo non piccante, a differenza dell' amatissima versione mantovana). Il connubio è spettacolare; la carne è succulente e saporita, la mostarda dolce e di consistenza accattivante; un rincorrersi continuo di sapori forti e in netto contrasto, davvero sontuoso.
E' talmente buona da oscurare completamente il ricordo del guanciale, che pure Fede spolvera con gran gusto insieme a delle patate al forno chiaramente caserecce. Un vuoto della memoria forse giustificabile con la seconda bottiglia di lambrusco ordinata e velocemente ridotta della metà.
Fuori nevica furiosamente, sono un po' preoccupato per il tasso alcolico raggiunto.
Però al momento ce ne stiamo beatamente al caldo, con la pancia piena di ottimi intrugli.

Essendoci risparmiati sui primi e intenzionati a chiudere le ostilità in bellezza, ci concediamo il dolce. Salame dolce per Fede, gelato alla crema fatto in casa per me.
Avendo adocchiato nelle credenze alcune ampolle dall'aspetto familiare, chiedo se è possibile variegare il gelato con un buon aceto balsamico. E Omar mi lascia al tavolo una piccola bottiglietta di sua produzione; mi spiega (devo riconoscerlo, con grande umiltà) che da alcuni anni lui e un amico seguono con devozione paterna alcune batterie avviate quasi per gioco e in grado di fornire un pregevolissimo aceto “fuori zona”. Ha un gusto abbastanza squillante e ben pronunciato, ma di grande equilibrio. Manco a dirlo, col mio gelato ci va a nozze e io non lesino.

Siamo ormai al collasso e inequivocabilmente sbronzi, ci vuole un caffè.
Con lo stesso agio concesso per l'uso dell'aceto, ci viene indicato lo scaffale delle grappe, che sono tante, alcune davvero pregiate. Ricordo vagamente di averne afferrata una particolarmente buona di moscato, distillata alla Morra o lì vicino e di averci sciacquato la tazzina del caffè con grandissimo gaudio.

Al bancone paghiamo un conto di € 90 in due, meritati e sacrosanti.

Saluto e ringrazio, certi di rivederci molto presto, e mi avvio per un ritorno allucinante, segnato da una nevicata degna del Quebec e un assetto di guida detta “dell'Orbo Veggente”, non certo in omaggio al D'Annunzio ma perché intrapresa con un occhio chiuso. Il tasso alcolico è da arresto…

Non so dire perché abbia aspettato più di dieci anni a visitare la Trattoria dell'Alba, ma posso assicurare che tutte le segnalazioni estasiate che mi hanno rivolto nel corso degli anni sono assolutamente vere e meritate.

Cinque cappelli e abbraccio accademico.

A presto

Imperdibile!!!

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[evina]
15/01/2010
.........,come concludere degnamente il tour dei bagordiemoticon:)
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[golosona]
15/01/2010
Abbraccio e bacio accademico direi per questo pranzo sontuoso e particolare, accompagnato da tanto divin nettare! Complimenti per la curatissima e accattivante recensione, peccato solo per la lontananza del posto, ma se merita...
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[barbe]
16/01/2010
Che piacere leggere racconti del genere!
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[Goloso]
16/01/2010
Complimenti! Bellissima recensione. Un crescendo.. vien voglia di passare al locale... grazie, e prosit!
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[Frittella]
16/01/2010
Aspetto trepidante il tuo squillo per portarmici!
Non vorrai farmi attendere più di dieci anni pure a me!emoticonemoticon

Complimenti Iapo, sempre belli i tuoi resoconti.

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[damiani]
16/01/2010
Grazie a tutti!

@golosona: ti assicuro che la distanza da Modena vale assolutamente lo sforzo..lì intorno ci sono dei posti molto belli, tipo l'Oasi WWF delle Bine; un consiglio per una gita fuori porta!

@Frittella: Ciao carissimo, grazie mille.
Il locale è vicinissimo alla Crepa, se vuoi cambiamo meta...A proposito, ho messo il post in bacheca. Dammi una voce, a presto
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[mizoguccini]
16/01/2010
Accidenti.
A seconda dello stato d'animo ci si rimane male o estasiati a leggere cose del genere...
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[Jimi Hendrix]
16/01/2010
Mi sento di dissentire sul trafiletto in cui si riferisce che hai bevuto come una spugna e ti sei messo alla guida… con la neve…ed eri lontano assai…

Trovo che non si dovrebbe “pubblicizzare” troppo questo tipo di performance.. Se va bene agli sbronzi gli si ritira la patente, se va male ci si ammazza e si ammazza qualcuno che passava di lì..
Il divertimento è sacrosanto, ma un po’ di cervello è rimasto?
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[golosona]
16/01/2010
@damiani: grazie per le informazioni sulla gita fuori porta, ne approfitterò con l'arrivo della bella stagione. E per il tuo post, perchè non lanci queste iniziative la domenica?emoticon

@jimi: hai espresso un parere forse un po' rudemente ma concordo con te.
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[damiani]
16/01/2010
Caro Jimi Hendrix,
è ovvio ed evidente che il mio ricorso all'iperbole per raccontare un fatto è teso solo ed esclusivamente e suscitare l'IRONIA di chi legge.

Ed è altrettanto ovvio che a 32 anni, di cui quasi quindici spesi in giro per l'Italia a mangiare e bere senza aver mai procurato un solo danno a persone o cose, non ho certo bisogno di un pistolotto sulla sicurezza stradale da chi non conosco e soprattutto da chi dubita delle mie facoltà celebrali.

Detto questo, ti lascio con una citazione di Frank Zappa, un chitarrista che oltre ad avere grande ironia e intelligenza conosceva ben più della sola scala pentatonica:

"Non posso aver fiducia in una società convinta che le sole parole possano corrompere un individuo tanto da indurlo a commettere atti indipendenti dalla sua volontà, nel momento esatto in cui le sente"

Spero che la cosa finisca qui.
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[damiani]
16/01/2010
@golosona: Ho proposto il sabato a pranzo perchè è il giorno che va meglio a me e Frittella; come detto nel post, nulla vieta di cambiare, anzi più siamo e meglio è...
A presto
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[Jimi Hendrix]
16/01/2010
Tutti si sentono furbi alla guida.. Quando succedono i guai lo sono un pò meno.. Tu puoi fare quello che ti pare, la mia obiezione riguardava l'esaltazione per certi comportamenti; certamente è ironia, la tua, però potrebbe anche risultare fuorviante su certi tipi di comportamenti su certe persone che leggono qui (e non sono poche..).

Se il pistolotto te lo fa un agente che ti ferma, dopo l'alcooltest, gli dici che si deve fidare dei tuoi 15 anni alla guida senza incidenti?
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[damiani]
16/01/2010
Sul fatto che la mia ironia possa essere "fuorviante per certe persone che leggono qui" ho già risposto.

Se un agente mi ferma per farmi l'alcooltest sono solo ed esclusivamente fatti miei, ciascuno si prende le proprie responsabilità.

Non mi pare di aver violato in qualche modo le linee guida del sito; se così non fosse, chiedo a gi di rimuovere la recensione e buonanotte.

Per il resto, caro Jimi, sappi che ho già un papà...

A presto
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[joy]
16/01/2010
Complimenti per la bella descrizione del pasto, emoticon
una bella slappata che a quanto pare ha chiuso il periodo delle merende emoticon
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[gi]
20/01/2010
scusa damiani arrivo lungo come al solito...
la recensione e' splendida, e la mangiata pureemoticon

Riguardo al problema sollevato: personalmente l'avevo trovata una battuta, e classificata come tale.
Ma a scanso di equivoci chiariamo che anche io (e noi tutti in generale) invitiamo a non mettersi alla guida in caso di eccesso di alcol.

Condividiamo tutti la stessa passione per la tavola, bicchieri inclusi, e so perfettamente cosa significa alzarsi da una cena impegnativa. L'alcoltest che porto in macchina mi ha evidenziato piu' volte quanto e' facile passare il limite consentito per la guida.
E' anche vero che ognuno di noi ha una coscienza e dovrebbe saper riconoscere se e' il caso di mettersi alla guida oppure no.

GM sostiene il concetto *non guidate ubriachi*

Sarebbe opportuno anche un ragionamento sui limiti legali, ma andremmo decisamente fuori dal seminato..

A prestoemoticon




[gi]
21/01/2010
emoticon mi farebbe davvero piacere ma son giorni pienissimi con compleanni di famiglia (siam nati tutti in febbraio da queste parti..)
alla prossima e buona magnata !emoticon