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Via Luigi Sereno, 3, Vercelli, VC
Valutazione:
Consigliatissimo!!
Prezzo a persona:
35.00 €
Servizio utilizzato:
ristorante
Commenti:
(3) vai ai commenti
Tag assegnati:

tranzollo

ha visitato il locale il 24/06/2012 tranzollo avatar
400 Recensioni scritte dal 28/10/2008 2529 Punti

Ultimo giorno della minivacanza al Lago d'Orta e dintorni. Sulla via del ritorno ci fermiamo a Vercelli, una piccola città che merita di essere visitata anche solo per la straordinaria abbazia cistercense di Sant'Andrea.
A Vercelli ci diamo appuntamento con un nostro vecchio amico di Torino e ci lasciamo guidare da lui nella scelta di un ristorante per il pranzo.
A colpo sicuro lui ci porta al Giardinetto, abbastanza vicino al centro: ambiente rustico-elegante, travi a vista, color arancio pastello alle pareti, bella veranda estiva. Il tovagliato è elegante, come inappuntabile è il personale di sala.
Come apristomaco ci portano un crostone abbrustolito con gorgonzola dolce, spazzato senza troppi complimenti.
A seguire antipasti misti di terra, veramente ottimi : peperoni abbrustoliti con salsa verde, carpaccio di fassona con salsa tipo bagna cauda (superlativo), coppa di testa con salsa al basilico, alici all'olio prezzemolate.
Come primo, dato che siamo a Vercelli, è giocoforza assaggiare la panissa,il piatto tipico locale, composto da riso cotto nel Barbera, cotica e lardo di maiale, fagioli borlotti, salame della duja, che è un insaccato conservato sotto strutto per tenerlo morbido."Il piatto dell'estate!- dirà qualcuno". Effettivamente è un piatto più invernale che estivo, tuttavia l'abbiamo gradito tutti e tre, forse era un filo salato.
Come vino abbiamo scelto un gradevole Lugana DOC bresciano del 2010, prodotto da uve Trebbiano Lugana.
Saltiamo a piedi pari i secondi e ci dedichiamo al dessert, tre sorbetti al frutto della passione con vodka nera, una varietà prodotta in Inghilterra e dal colore molto scuro che gli deriva dall'aggiunta del Chatecu, un'erba profumata che si trova in Asia e in Africa : ottimi i sorbetti ed originale l'abbinamento con la vodka nera.
Concludiamo con tre caffè.
Ci alziamo da tavola che sono ormai le quattro, ne avevamo di cose da dirci con questo nostro amico che non vedevamo da anni.Troviamo tuttavia il tempo per scambiare due chiacchiere anche col titolare, sfegatato juventino, e per assistere in televisione ai momenti finali del trionfo inaspettato di Alonso in Spagna.
Meglio di così non poteva andare : abbiamo passato alcune ore in ottima compagnia,abbiamo mangiato bene e, ultimo ma non ultimo, la Rossa ha sbaragliato la concorrenza.

Consigliatissimo!!

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[mauribe]
06/07/2012
Ottimi piatti, soprattutto leggeri e indicati col caldo! Li ho assaggiati anch'io (panissa, ma a Casale MOnferrato) ma era gennaio... Siamo di fronte a stomaci sicuramente robusti!!
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[tranzollo]
06/07/2012
Beh, non si può passare da Vercelli senza assaggiare la panissa, anche se è un piatto tipicamente invernale.
E poi non l'abbiamo trovata eccessivamente pesante.
D'altronde noi siamo abituati ad escursioni gastronomiche del genere : una decina di anni fa, eravamo a Carcassonne a luglio, e ci siamo lasciati tentare dal cassoulet, l'analogo della nostrana cassoeula, piatto effettivamente pesantone con la stagione fredda, figuriamoci col caldo...
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[mauribe]
06/07/2012
Giusto così: non bisogna avere paura di niente... e avanti!!
Saluti e buon appetito!