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Via X giugno, 122, Piacenza, PC
Valutazione:
Consigliatissimo!!
Prezzo a persona:
30.00 €
Servizio utilizzato:
ristorante
Commenti:
(5) vai ai commenti
Tag assegnati:

golosona

ha visitato il locale il 26/11/2011 golosona avatar
571 Recensioni scritte dal 11/08/2008 3641 Punti

Sabato 26 novembre è una giornata speciale, una sorta di commemorazione di una persona altrettanto speciale che purtroppo non c’è più. Ho conosciuto questa persona alcuni anni fa, tramite mio marito; ci vedevamo ogni volta che organizzava qualcosa nella “sua” Piacenza: conferenze letterarie, premiazioni e si concludeva sempre il tutto in allegria, con una bella mangiata nelle tipiche trattorie piacentine. Ora questa persona se n’è andata, sconfitta da un male troppo grande. Non la conoscevo benissimo ma mi mancherà. Mi mancheranno la sua garbata ironia, la sua viva intelligenza, la sua cultura, la sua generosità… E molti la pensano come me, visto che in sala a ricordare il grande Vic ci sono 150 persone. Insieme a me e Mauro, nella sala gremita ci sono amici, conoscenti, molti dei quali scrittori, editori, giornalisti. Manca solo, causa malattia, lo scrittore Evangelisti, suo grande amico. Una riunione dolce amara in cui si rievoca la vita di questo straordinario uomo, grande come maestro della fantascienza italiana ma soprattutto come persona. Insieme rievochiamo la sua vita e i tanti aneddoti che lo hanno reso speciale. Alla fine ho le lacrime agli occhi, e non solo io. Una bellissima commovente riunione… che termina come avrebbe voluto lui, a cena in uno dei suoi ristoranti preferiti! emoticon

Ci rechiamo in 70 alla trattoria Carrozza, nel centro di Piacenza. Da fuori sembra piccolina, in realtà è molto capiente. Per noi è stata allestita un’intera sala in veranda, temevo di soffrire il freddo e invece, grazie alle stufette e ai funghi dislocati sapientemente, ho avuto addirittura caldo. L’ambiente è spartano. Pavimento in pietra, tendoni di plastica su due lati e pareti colorate sugli altri due; tavoloni lunghissimi di legno, da osteria, apparecchiati con estrema semplicità: tovagliette di carta, tovaglioli sempre di carta, una forchetta e un coltello per tutto il pasto, un bicchierone per l’acqua e una ciotola bianca… per il vino, simpatica idea!
Ci accomodiamo. Vista la quantità di persone il menù è fisso, concordato in precedenza con gli organizzatori della serata. Il personale in sala è costituito da cameriere più o meno giovani, tutte molto gentili e veloci, scattanti direi, anche così però il servizio si rivela molto lento, non so se la cosa è voluta per farci restare insieme il più possibile. Le portate, poi, sono tante e tutte di cucina tipica, come da tradizione in queste gaudenti riunioni: 4 antipasti, tre primi, due secondi con contorno, un dolce. Da bere, acqua e vino a volontà, il vino è un discreto Gutturnio, sia nella versione ferma che in quella frizzante, sorbito appunto nelle scodelle bianche con una certa ilarità.emoticonemoticon

Iniziano le danze. Ci portano cipolline, buonissime, funghetti sott’olio, deliziosi, e peperoni, a me non pervenuti visto che i commensali all’altro capo del tavolo li hanno trattenuti; polentine con panna acida, ben arrostite; gnocco fritto o meglio torta fritta, più spessa e unta del nostro gnocco, ma comunque calda e ottima, accompagnata da molti taglieri di salumi squisiti di vario tipo; frittatine alla verdura, delicate.
Dopo gli antipasti io sarei già piena, ma non posso rinunciare a uno dei primi tipici di piacenza che mangiavo sempre insieme a Vic. Pisarei e faso’, sublimi, cotti benissimo e conditi con fagioli e buon sughetto. Gli altri due primi li ho solo assaggiati perché davvero non ce la facevo più, forse la commemorazione di prima mi aveva un po’ turbata togliendomi l’appetito. Discreti comunque i tortelli alle erbette e ricotta, non apprezzati invece dalla sottoscritta i tagliolini ai funghi dallo strano sapore e un po’ troppo unti per i miei gusti.
Tra una chiacchiera e l’altra (ovviamente si parla soprattutto di libri e letteratura, ma non solo), arrivano i secondi: cotechino, tenero e buono, con ottimo purè di vere patate; coppa arrosto, tenerissima e ottima, con patate al forno niente male.
Concludiamo il lauto pasto col dolce. Si può scegliere tra gelato ai frutti di bosco e torta delizia al cioccolato e mandorle; io scelgo il gelato. Arriva una coppetta con due palline di gelato allo yogurt fresco e cremoso condito con more, mirtilli e tanto buon sughetto. Beviamo il caffè, rinunciamo all’ammazzacaffè e salutiamo perché si è fatto tardi e fuori c’è tanta nebbia.

Paghiamo un conto a persona di € 30, buono per la quantità di cibo. Sottolineo infatti che le porzioni sono state tutte estremamente abbondanti e che ognuno ha mangiato a sazietà e sì che al tavolo c’erano tante buone forchette.emoticon
Una bella serata, con buon cibo e una conversazione intellettualmente stimolante, in ricordo di una persona speciale.

Ciao, Vic!

Consigliatissimo!!

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[cibus]
27/11/2011
Al vostro amico Vic, sarebbe sicuramente piaciuta la serata, bellissima rece ciao!
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[golosona]
27/11/2011
Credo di sì! Ti ringrazio, cibus, ciaoemoticon
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[Reginalulu]
27/11/2011
Una vita spesa bene, tanti amici che lo ricordano celebrando sensi, emozione e cervello! Doveva essere proprio grande questo Vic, anzi, certamente lo è ancoraemoticon
Un bellissimo modo per raccontare uno scrittore Ornella, con una recensione capolavoroemoticon
Grazie!
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[g.falconline]
27/11/2011
Che grande conforto questa tua, al solito, bella recensione. Sapere che affetti e memoria, per tanta gente, non sono parole vuote è davvero bello. Grazie per questa tua testimonianza.
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[golosona]
27/11/2011
Cari Gianfranco e Luisa, vi ringrazio per le vostre bellissime parole. Diciamo che nel mio piccolo ho voluto rendere omaggio a una persona veramente grande!