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tigellinaboilerdilardo

ha visitato il locale il 19/10/2009 tigellinaboilerdilardo avatar
44 Recensioni scritte dal 03/02/2008 595 Punti

“Non ho voglia di cucinar - non ho voglia di spentolar”
Questo il motto che attacco alle ore 19.00 di lunedì scorso e che ripeto marciando in giro per casa come un marine di Full Metal Jacket.
Il morosino dopo il decimo giro di casa che faccio, mi considera e butta lì la parola pizza.
Pizza??? Rispondo cantando “io ho voglia di sbranar - qualcosa che sappia sanguinar”
Mauro in modo mooolto naturale mi dice “anche io”.
Smetto subito i panni del sergente e mi faccio gentile e riverente: guido io, scegli tu (però tra le proposte da me decise eheheh, oh insomma siamo nella mia terra, e per quel che riguarda la cucina ho qualche cartuccia da sparare in più di lui)
Elenco le proposte e “magicamente” anche egli vuole proprio andare a visitare “Pasticcino”.
Telefonata per accertarsi che sia aperto e mi risponde il titolare dandomi la conferma. Devo dire che già al telefono si dimostra gentile e accomodante dicendomi che visto che siamo in due non c'è bisogno di prenotare, di sentirci liberi, che se vogliamo il posto c'è e ci aspetta. Mi dà anche sempre molto cortesemente le indicazioni per raggiungere il locale.
Alle 20.30 arriviamo, da fuori sembrava deserto invece ci sono diversi tavoli occupati, il titolare ci accoglie salutandoci, poi seguiamo una cameriera che ci porta nella verandina chiusa.
Si è capito che non sono un'esperta stile Umberto Eco nella descrizione degli ambienti(a meno che non ci sia da descrivere la campagna e gli animali)?
Anche in questo caso non ho guardato molto il locale nella sua disposizione e arredamento, però mi è sembrato quell'ibrido tra elegante e informale dove ci si sente a proprio agio. In veranda però i tavolini non sono proprio distanziati, ma non risentiremo della cosa visto che quello di fianco al nostro si libererà poco dopo la nostra seduta (avevano realmente terminato la cena, non è che ci siamo comportati come i Blues Brothers quando mangiano i gamberi, anche se stima per loro!)
Mauro Maurenzio però non manca di donarmi quella sua aria tesa e indisponente, ma vabè,è il solito copione che prevede poi questa mia trita ma incisiva battuta “continua così e non ti dirò più una parola per tutto il tempo”. Lui per un po'continua a criticare, a digrignare, a sgionfare, mentre io lo ignoro, poi dopo i canonici 2 minuti la pianta e fa il quasi-carino.
Arriva una cameriera chiedendoci come vogliamo l'acqua: gasata.
Insieme all'acqua (Panna) ci porta un cestino con dentro grissini a treccia all'olio, ai semi di sesamo, quadretti di gnocco all'olio, ingrassato, coi pomodorini, con le olive, panini comuni.
Io mi avvento subito sull'ingrassato, poi faccio per versarmi l'acqua e mi accorgo che è naturale.
Qualcuno però se l'è già versata e bevuta senza accorgersene!! ed è troppo tardi per segnalare lo sbaglio, ma fa li stes.
Da bere prendo un Lambrusco Moretto, per togliermi la voglia che avevo da un po'.
Buono buono e anche a Mauro piace al punto da dirmelo!
Come cibarie ordiniamo: 1 tagliatella al ragù,1 frittelle di baccalà (segnalatemi dalla cameriera come fuori menu, dalle quali mi faccio subito abbindolare) 1 cotoletta alla milanese di vitello con l'osso, 1 grigliata mista, 1 patata fritta, 1 zucchina fritta.
Tolgo il tovagliolo e il centrino dal mio piatto (aiuto il centrino, ho pensato subito a mia mamma a cui piacciono tanto, e che me li piazzerebbe ovunque, sui comodini, sul pianoforte, sotto le lampade…poi mi sono ribellata. Lei avrebbe apprezzato, ma io invece li detesto) e dopo poco giungono le tagliatelle e le frittelle.
Mauro dopo la prima forchettata di tagliatelle cambia espressione, si incrina.
Ti ho beccato che ti piacciono troppo! Infatti affibbia al piatto un 10.
Io assaggio e sono davvero buone, pasta freschissima, sottili e strette ma corpose, un fenomeno di calamità per il ragù notevole, saporitissimo. Un ottimo piatto.
Le mie frittelle invece non sono così speciali. Il piatto consiste in 4 frittelline disposte ognuna verso gli angoli estremi del piatto (al centro due spicchi di limone e una scoriandolata di frammenti di prezzemolo) sono mini, più piccole di un biscotto Ringo! Il baccalà è molto buono, tenero, e gustoso, ma la frittura non mi piace. E' insapore, asciuttissima, rigida, completamente slegata da quello che è il contenuto, non lo avvolge ed esalta morbidamente e frittosamente. Stasera siamo in vena di voti e darei un 6. Sparecchiamento, la cameriera di prima ci chiede se tutto è andato bene e io non me la sento di star a precisare o criticare, sia perché non è nel mio carattere, sia perché è tanto gentile!
Ecco che poi ci arrivano la cotola e la grigliata coi due piatti di contorno.
Sulla cotoletta di vitello: carne sopraffina, ho tirato su l'osso di Mauro ed era buonissima. Purtroppo anche in questo caso la frittura non mi è piaciuta. Ha le stesse caratteristiche prima riscontrate. Così come quella delle patatine e delle zucchine. Troppo morigerata, troppo perbenista, il fritto per me ha un'altra essenza, qui fatica ad emergere ciò che caratterizza “il fritto”.
Le zucchine (à la julienne) poi sono lievemente amare, e sono tagliate troppo troppo sottili, si fatica a percepire il sapore completo. La mia grigliata per qualità è veramente ammirevole, per quantità non mi manda proprio in sollucchero.
Io è vero che sono una mangiona di carne, ma mi è sembrata un po'striminzita anche per uno stomaco medio.
Grigliata quasi prettamente di manzo che contemplava: filetto, costata, picanha, entrecote.
Come extra-bovino una costina di agnello.
Io che appartengo alla scuola del “mangiare subito la parte spreferita e tenersi per ultima la più agognata bramata per sublimare il tutto” sono partita dall'agnello.
Una roba sorprendente, da farmi pentire per averlo sacrificato per primo.
Nella parte manzesca (di cui vi erano sul piatto due fettine per parte, purtroppo per il mio gusto molto sottili e ristrette) ho adorato particolarmente il filetto (questo lasciato più spesso, però anche in questo caso nei due pezzi intravedo per estensione le misure dei Ringo, ma neanche)
Ma questo filettino aveva il pregio che si tagliava con gli occhi, sembrava uno scherzo appoggiarci il coltello sopra, si sezionava da solo questo burro marrone! E il sapore era micidiale, 10 pieno.
Non ho saputo ben distinguere le altre parti, ma erano tutte spettacolari, tranne una fettina che si è rivelata più rigida rispetto all'ensemble. Capita a tutti, anche un mio ginocchio ha un punto che da qualche tempo non si vuole abbronzare e che rimane disidratato, quindi anche queste povere bestioline potranno avere le loro imperfezioni.
Finiamo con un dolce in condivisione: torta Barozzi con crema di zabaione.
Quando ce lo portano rivivo il momento delle frittelle: anche qui quattro quadratini minuscoli di torta separati cosparsi di rivoletti di crema gialla.
A parte la microstruttura del dolce, non mi piace per niente la temperatura: la torta è fredda, ma tanto! La avevo immaginata se non calda almeno a temperatura ambiente. Poi è compattissima, troppo solida, non c'è respiro nel suo corpo, come Barozzi non mi soddisfa, e fatico a percepire l'aroma del caffè. Lo zabaione invece mi piace, ma si perde subito assorbito nella densità della torta.
Niente caffè e amari, andiamo a pagare e qui ritroviamo il gestore, che anche in questo momento mi sta molto simpatico, (a Mauro per qualcosa ricorda Rodney Dangerfield con aggiunta di baffi) e sempre cortesissimo.
Totale di 73 €.
Sempre una volta salita in macchina, guardo la ricevuta e non trovo una precisa distinta ma un “menu a prezzo fisso: coperto,primo,secondo,contorno,frutta,caffè,amaro, dolce” con questo totale affiancato.
Sinceramente un po' mi fa dispiacere, sia perché nello scrivere le rece voglio avere tutto spiegato minuziosamente nei prezzi, ma anche perché non è così che è stato e quindi non capisco.
Poi di certi piatti (antipasto, dolce) non avevo nemmeno idea di quanto costassero perché ordinati a voce, e un po' mi interessava saperlo.
Morale dell'esperienza: buon servizio,gentilezza,ambiente carino, cibo per certi aspetti ottimo per altri non molto gradito, prezzo non dei più simpatici.
E certamente la carne ha il suo bel peso monetario e qui regalava davvero per qualità, però anche in altri posti la qualità è circa-o allo stesso livello ma si riesce a versare qualche spicciolo in meno.
Comunque lo consiglio sicuramente e ci voglio già tornare con l'altra parte della famiglia.

Consigliato!

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[joy]
22/10/2009
Bella cenetta, con dei picchi di gradimento sulla cena in generale.
Ma sei la sorella di Kakà, che fai pubblicità occulta ai ringo? emoticon
Ciao e complimenti per la bella serata
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[Funghetta]
22/10/2009
muahhahahahahah...mi hai fatto morire con la segnetta del tuo moroso imbronciato.......emoticon
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[gi]
22/10/2009
grande recensione tige! godevolissima come sempre, complimenti!