Alla ricerca del borlengo perduto!
Sì, perchè dopo due anni che stresso i miei colleghi, amici e, in ultimo ma non per importanza, il metà (che non è proprio metà di me perchè trenta kg più grosso e diciassette cm più lungo, ma questi son particolari..) perchè avevo una voglia colossale di mangiare i borlenghi, finalmente sabato mi ha accontentata (lui, il metà tediato allo sfinimento). E ho sfogliato il gustamodena dei miracoli per trovare il locale giusto dove farmi accompagnare.
Eccolo qui: il diavoletto.
Trattoria alla buona, personale da dieci e lode perchè attento, gentile, veloce come un furetto.
I tortelloni al tartufo erano strepitosi, i tortellini in brodo superiori alla media. Tigelle buone, accompagnate da lardo buono e affettato a mio parere di scarso livello, prosciutto salato e salame troppo stagionato. I formaggi tagliati al momento erano gustosi e di qualità, la coppa di testa e i ciccioli tagliati grossolani non sono stata capace di asasggiarli, troppo grassi e spartani anche per me!
Gnocco un pò unto e pesante, borlenghi.. Ecco, i borlenghi che piacciono a me sono quelli tipici montanari, un pò spessi, simili a crepes ma croccantini, informatori (quelli che ho sconfitto nella pazienza e lungimiranza, giuro che c'è stato chi si è offerto di farmeli fare da sua mamma, i "borlenghi", pur di finirla!!) mi hanno detto che vengono definiti anche "ciacci". Qui li fanno leggeri, tipo ostie, classici della zona. E li ho apprezzati poco. Ma sono io che sono pretenziosa, forse... Una bottiglia di sangiovese, acqua.

Davvero lodevole il servizio. Ho perfino controllato che il cameriere non calzasse dei roller... Non camminava, scattava a fulmine sul pavimento!

Il tutto per 19 euro a testa.
Economico, locale modesto, buon rapporto qualità prezzo.

Consigliato!