Si perde nella notte dei tempi la tradizione che io e Claudio, piuttosto che passare la sera della Vigilia di Natale in famiglia, si salutasse la compagnia e si andasse a fare due chiacchiere per nostro conto in qualche locale della zona; poi la tradizione si “perse per strada”, quest’anno però l’abbiamo rinverdita trascinandoci dietro anche moglie e figli ……”e se prima eravamo in due a seguir la tradizione, stavolta siamo in sei a seguir la tradizione!”

Pomodoro è uno dei numerosi ristoranti sorti sul lungomare di Senigallia, negli anni si è fatto “un nome”, ambiente che non ha nulla di particolarmente caratteristico, salone unico in cui domina il colore bianco, tovagliato in “tessuto non tessuto”, personale prettamente femminile (il che non guasta), servizio rapido e professionale.

Ordiniamo due porzioni di chitarrine cacio e pepe e due porzioni di penne al fumé, le porzioni sono abbondantissime e ci mangeremo tutti e sei.

Per iniziare un paio di pizze condite con olio e rosmarino, tagliate a spicchi, gustosissime, che vengono spazzolate in un attimo.

Da bere una coca media, un ¼ di verdicchio, una birra media, ed alcune bottiglie di acqua gassata e non.

Ritorniamo ai primi, il fumé è stratosferico, giusta dose di panna, abbondante bacon, un po’ di pomodoro per dare colore, cottura perfetta, l’unica pecca è un paio di pezzetti di bacon con l’ossicino che “disturba”.

Da applausi a scena aperta le chitarrine, artigianali, con la classica salsina che a Roma accompagna i tonnarelli, qui invece si sposa alla perfezione con questo tipo di pasta lunga e sottile.

Ma non finisce qui, e via con tre fritti misti calamari e gamberetti e tre porzioni di patate fritte, fragrante e leggero il fritto, un po’ più unte ma croccantissime le patate.

Non contento mi ordino un freschissimo e cremoso sorbetto al caffè, ma qualcun altro mi fa compagnia con uno al limone, con un mascarpone e con uno strudel alle mele e cioccolato in porzione più che abbondante, tanto che mi tocca mangiarne un po’.

A chiusura ci vengono portati al tavolo una bottiglia di limoncello ed una di liquore alla liquirizia, che personalmente non assaggio, ma che altri hanno gradito!

Tempi perfetti, cibo ottimo, servizio impeccabile, personale SEMPRE sorridente e pronto alla battuta per un conto che, senza alcuna trattativa, da 114 euro “battuti”, si assesta su 100 euro in totale.

Bella serata e quattro cappelli più che meritati.

Consigliatissimo!!