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Via Cialdini, 36, Castelvetro di Modena, MO
Valutazione:
Imperdibile!!!
Prezzo a persona:
58.50 €
Servizio utilizzato:
ristorante
Contesto:
 
cena romantica
Commenti:
(4) vai ai commenti

golosona

ha visitato il locale il 11/06/2013 golosona avatar
571 Recensioni scritte dal 11/08/2008 3641 Punti

E’ da tempo che desidero provare questo ristorante, vuoi per il menù interessante letto sul sito vuoi per le entusiastiche recensioni. Finalmente dopo tanta attesa è arrivato il momento! Evvai!!!

Io e mio marito arriviamo intorno alle 21.00, dopo aver prenotato. Avevo chiesto la disponibilità della stanza nella torre, ma purtroppo è già occupata e chi ci accoglie ci vorrebbe far accomodare all’esterno, dove stanno già cenando altre coppie. L’esterno effettivamente è molto bello: il giardino è verdissimo e delimitato da siepi, i tavoli sono riparati da bei gazebo in stoffa rossa e ovunque sono ben posizionati candele e fiori, quindi l’insieme è sicuramente suggestivo. Io però temo di avere freddo, se non subito, nel corso della serata, e quindi chiedo se possiamo cenare all’interno. Il titolare ci accompagna subito in una saletta di medie dimensioni dove non sta cenando nessuno e soli resteremo per tutta la sera, così riusciamo ad avere quella tranquillità ed intimità anche senza la torretta eh eh.emoticon Tranquillità che non spezzano neppure le due bimbe della proprietaria, che giocano nella sala vicina in modo veramente composto e silenzioso, brave!

La sala dove ci accomodiamo è molto bella o almeno a me piace molto, perché senza essere sontuosa o eccessivamente ricercata o leziosa, è curata nei dettagli e mantiene un che di rustico seppur elegante in modo equilibrato. Sulle pareti spicca un bel giallo che conferisce luminosità e che si alterna alle pietre antiche lasciate a vista; sul pavimento c’è un bel cotto chiaro mentre il soffitto è caratterizzato dalla presenza di travi lignee; l’arredamento è raffinato e impreziosito da bei mobili di legno, quali vetrinette e altri espositori, da soprammobili e varie bottiglie etc. Il gioco delle luci è sapiente; i tavoli, un po’ troppo vicini secondo me tra loro (ma visto che siamo soli non abbiamo nessun problema), hanno forma quadrata e sono ben apparecchiati con tovaglie e sovratovaglie molto belle, con doppie posate e doppi bicchieri e piatti in ceramica bianca con tanto di scritta che riporta il nome del locale e un vezzoso centrino sul sottopiatto. Sul tavolo non manca una candela rossa che il gestore prontamente ci accende, creando subito un’atmosfera ancora più romantica.

Ci accomodiamo (belle e comode le sedie) e ci portano l’ acqua, i menù, la lista dei vini (una carta corposa devo dire) e un’entrée gradita: gnocchini di farina integrale alti e soffici molto gustosi e un calice di Bollicine, gradevole.

Ci immergiamo nella lettura interessante del menù: ci sono diverse proposte, sia “fisse” che stagionali, in parte sono tradizionali con un tocco di rivisitazione, in parte sono più creative e originali; mercoledì e giovedì ci sono anche piatti di pesce.

Sinceramente c’è l’imbarazzo della scelta, sembra tutto invitante e fatichiamo a decidere cosa ordinare, alla fine optiamo per diverse proposte che ci scambieremo in modo da assaggiare più piatti, come sempre.

Da bere, oltre a due bottiglie d’acqua frizzante, chiedo di continuare con le bollicine e la titolare mi consiglia un vino friulano bianco, morbido e gradevolissimo al palato, “Il mille La Tunella” dovrebbe chiamarsi. Mi porta la bottiglia, me la stappa al tavolo e con gesti professionali me lo fa assaggiare. Mi piace quindi accetto il consiglio.

Intanto arriva anche il pane, anzi i panini, piccolini e morbidi, gustosi seppur non eccelsi.

Poi inizia la cena vera e propria, non ci siamo fatti mancare nulla, dall’antipasto al dolce!

I nostri antipasti sono:

- coccole all’italiana, ovvero verdure tagliate a listarelle e pastellate, con cremino di parmigiano reggiano di 24 mesi, una mini mattonella morbidissima e fritta alla perfezione, il tutto risulta leggero seppur fritto e veramente buono

- sformatino di parmigiano reggiano 24 mesi accompagnato da gocce di aceto balsamico tradizionale e crostini caldi croccanti con prosciutto crudo; il tutto, mi ripeto, è buonissimo e i sapori si accordano fra loro alla perfezione, lo sformatino è giustamente morbido, il salume è saporito

- ravioli con ripieno di ricotta “affogati” in una deliziosa crema di ottimo parmigiano e aceto balsamico; questo piatto è da giù di testa, peccato solo fossero pochi, ne avrei mangiati volentieri ancora tanto erano buoni! In compenso ho fatto ignominiosamente la scarpetta ripulendo quasi il piatto…eh, lo so, secondo il bon ton non si fa, ma era un delitto lasciare quella salsa così buona nel piatto!emoticonemoticonemoticon

- tortellini in brodo di cappone: piccolini, ben fatti, con un ripieno saporito e un brodo altrettanto gustoso e contemporaneamente leggero, non grasso, peccato solo che il cameriere si sia dimenticato di portare il parmigiano, ahi ahi!

Per i secondi scegliamo invece proposte stagionali che “usano” i funghi, ovvero:

- tagliata di cavallo, carne tenerissima, rosata, con cottura leggermente al sangue come deve essere, accompagnata da tanti buoni funghi porcini

- prosciutto di maiale al forno, morbido e ghiotto, servito con grosse patatone all’aglione e insalatina fresca, tutto molto buono, condito con una salsina tanto squisita che… ci scappa la seconda scarpetta, che vergogna, chiedo venia ma non ho resistito!emoticon

- per dessert torno alla tradizione e scelgo un’ottima zuppa inglese, cremosa e soda al tempo stesso, servita con una crema alla vaniglia dolce e delicata

- mio marito invece sceglie prugne secche cotte nel lambrusco e nell’aceto balsamico, le ho assaggiate e seppur di solito non mi piacciano le prugne secche confesso che queste le ho gradite

Concludiamo la cena con due buoni caffè, che ci vengono portati insieme ai due ultimi peccati di gola, a sorpresa, ovvero due piccoli dolcetti a base di mandorle, molto buoni.

Non prendiamo altro (e ci mancherebbe) e ci alziamo dal tavolo, decisamente sazi ma non da scoppiare e quindi non troppo appesantiti, e soddisfatti.

Aggiungo che tutti i piatti oltre che ottimi e fatti con ingredienti freschi e di qualità si presentavano molto bene e che le porzioni erano giuste (un poco scarse nei primi però).

Anche il servizio è stato all’altezza delle aspettative, coi tempi giusti e modi professionali e cortesi. Al nostro tavolo si sono avvicinati, oltre ai titolari, anche due giovanissimi camerieri, forse un po’ inesperti e impacciati, ma gentili, e tutti ogni volta si sono sincerati che tutto andasse bene e il cibo fosse di nostro gradimento: piccole attenzioni che non guastano mai!

Visito anche i bagni, spaziosi e puliti, e alla cassa ci intratteniamo un poco a dialogare con la cordiale titolare, che ci mostra la rinomata stanza della torre. E’ minuscola, c’è lo spazio giusto per un tavolino tondo, e tutto intorno ci sono possenti e antiche mura di pietra. Trattandosi di una torre di guardia, non mancano le feritoie, ingentilite però da fiori e candele, l’atmosfera è suggestiva e romantica, sicuramente è una buona idea per una ricorrenza speciale, e infatti è molto richiesta e bisogna prenotare con un certo anticipo, al sovrapprezzo di 15 euro a coppia.

Paghiamo un conto complessivo di 117 euro,  ben spesi, forse non è proprio economico ma il rapporto qualità/prezzo mi sembra molto buono. Salutiamo i gestori, sicuramente torneremo, sia per provare le altre invitanti proposte che per cenare all’esterno, in una calda serata estiva, o magari nella torre. Usciamo, il giardino ora è deserto e l’aria, come pensavo, è diventata fresca e umida, ho fatto bene a scegliere di cenare dentro, visto che sono freddolosa, e poi siamo stati benissimo!

Nonostante l’ora tarda, io e mio marito facciamo quattro passi per le vie silenziose del borgo antico e raggiungiamo la terrazza da cui si gode uno splendido panorama. E qui, abbracciati, con la distesa di luci sotto di noi, il bel palazzo comunale antico alle spalle e sotto un cielo trapunto di stelle, concludiamo una bellissima serata. Perdonate l’eccesso di romanticismo, ma il posto mi ha ispirata… e perdonate la lunghezza della recensione, ma il ristorante merita un’accurata descrizione e sicuramente una visita.emoticon

Imperdibile!!!

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[tata]
13/06/2013
"" ci vuole la scarpetta se la pietanza e' perfetta a onor del cuoco"" Ciao ragazzi..bella cenetta..e non si e' mai "troppo" romantici..nel bellissimo centro di castelvetro poi...e' impossibile...emoticonemoticonemoticon
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[golosona]
13/06/2013
ciao tata, grazie, e concordo con te su romanticismo e... scarpettaemoticon
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[Zemian]
14/06/2013
Vèe Golosona... guai a vergognarsi per una scarpetta!emoticon

Le prugne (non secche) cotte nel lambrusco me le faceva mia bisnonna... preparazione semplice (ma lunga) e risultato da urlo, assolutamente da abbinare al gnocco fritto!emoticon
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[golosona]
14/06/2013
dai, prugne nel lambrusco e gnocco fritto, che accoppiata singolare. Mai mangiate insieme, ma se mi dici che l'abbinata è vincente ti credoemoticon