Passiamo davanti al locale senza farci caso, non ci sono insegne illuminate, sembra chiuso. Poi ripassiamo e intravediamo diverse auto parcheggiate nel cortile della vecchia fornace, con lo storico forno circolare in stato di completo abbandono, prossimo al crollo. Se non si conosce gia' il posto di sera e' molto difficile da trovare. Entriamo, passando fra i due gazebo esterni, e arriviamo nella sala principale, non tanto grande e con un arredamento un po' confuso ma piacevole. I tavoli, per buona parte occupati, sono diversi, alcuni in legno e altri di plastica e quello su cui ci accomodiamo e' di plastica leggera e si muove (ondeggia) in modo un po' fastidioso. Ordiniamo due antipasti, due tris di minestre e una bottiglia di pignoletto frizzante, riservandoci di scegliere poi l'eventuale secondo. Intanto la sala si e' completamente riempita e il rumore di fondo, causa due vivaci tavolate, e' abbastanza alto in ogni caso arriva velocemente l'antipasto, un involtino di tosone con pancetta affumicata che e' veramente buono. Dopo un po' e' pronto anche il tris, che non viene servito in piatto unico, ma ogni minestra e' in un vassoio a parte e vengono portate in sequenza.
Partiamo con i tortellacci alle ortiche con ripieno di ricotta, sono molto buoni, la pasta e' morbida e ben cotta, poi e' il momento dei gnocchi (chicche) di patate all'aceto balsamico, piatto esteticamente molto bello ma un po' deludente come sapore, discreto pero' anonimo, manca qualcosa che dia un po' di personalita' e leghi bene con il balsamico. Infine le mezze maniche con sugo di cinghiale e qui nulla da dire, ottime discreto anche il pignoletto. Da notare le porzioni veramente generose, tanto che abbiamo rinunciato al secondo e al dolce e siamo passati direttamente al caffe'.
In totale:
2 coperti €. 4
2 tris di minestre €. 17
2 antipasti €. 6
2 caffe' €. 2
1 bottiglia vino €. 6
Riassumendo una trattoria alla buona, con pochi fronzoli ma che permette di fare un buon pasto a un prezzo giusto.

Consigliato!