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Via Timavo, 6, Caorle, VE
Valutazione:
Imperdibile!!!
Prezzo a persona:
29.50 €
Servizio utilizzato:
ristorante
Commenti:
(24) vai ai commenti
Tag assegnati:

carolingio

ha visitato il locale il 07/03/2011 carolingio avatar
RDM
327 Recensioni scritte dal 21/12/2009 7640 Punti


Una bora glaciale ci sferza il viso e spazza via ogni residuo di nuvola, mentre sul camminamento di pietra lungo gli scogli cerchiamo di passeggiare (più che altro di mantenerci in piedi), guardando il mare, agitato, turchese.
Il cielo è limpidissimo e il sole risplende sul campanile protoromanico di Caorle (molto simile al campanile tondo di Pomposa), che, lo vedo ora, pende da una parte come la torre di Pisa. Anche la chiesa dentro è molto bella e anche alcune sue colonne sono paurosamente inclinate.
Resistiamo poco e ci infiliamo con il vento nella Calle del Vento, una viuzza stretta tra le vecchie case rosse, con i fili del telefono attaccati all’intonaco esterno e camuffati genialmente con delle reti da pesca, per andare a riprendere la macchina parcheggiata davanti al Buso (chiuso il lunedì, se no magari...) e proseguire di un paio di km. fino alla foce del Livenza dove c’è il nostro ristorante, trovato grazie ad accurate ricerche su Internet.

Devo dire che il nome Pic Nic, per un ristorante, non attira molto (secondo me) ed anche l’aspetto esteriore non entusiasma per niente. Una casetta bassa e larga di colore azzurro intenso con contorni e serramenti bianchi... uno striscione di tela strappata, che sbatte al vento, dove si intravede metà della scritta Pic Nic... masserizie abbandonate qua e là all’esterno, in un ambiente attorno pieno di residence a schiera chiusi, molto popolari. Ma dove siamo finiti? Con tuti i ristoranti che ghè...
Non c’è un cane in giro e neanche dentro il ristorante. Saremo gli unici anche per tutto il pranzo.

Gli assenti avevano torto.

Ci accoglie il proprietario e poi arriva anche sua moglie, una bella tosa bionda, alta e slanciata, meno di quarant’anni. Ci fanno subito compagnia i loro due bambini, che però non disturbano affatto, anzi mi diverto a guardarli.
L’interno è parecchio più piacevole dell’esterno, colori tenui e musica simil free jazz di sottofondo, basso volume. Doppi bicchieri, posateria non di lusso, ma in quantità giusta.
Noi ci accomodiamo di fronte alla vetrata che dà sulla foce e poi sul mare.

Con un’acqua gasata Norda, ordiniamo due calici di Prosecco. La tosa arriva con un Brut della cantina Andreola di Farra di Soligo, tra Valdobbiadene e Conegliano. Ce lo stappa lì e me lo versa nel calice per l’assaggio... un po’ fiapèto dico io... non aveva una gran persistenza e poi... più verso l’extra dry che verso il brut...
“Non c’è problema” mi fa la tosa (simpatica emoticon ) “gliene faccio assaggiare un altro...” Dopo pochi secondi arriva con un Col Saliz Valdobbiadene DOCG Brut.
Tutta un’altra storia... bollicine fini e parecchio persistenti, aroma un po’ fruttato, sapore salinato, bòn, propio bòn.
E’ una cantina di Refrontolo, terra peraltro del passito DOC, che non farèmo in tempo a visitare al ritorno, ma vale.

Due cigni si rincorrono volando sul fiume (non ho ricordi d’aver visto cigni volare), con i colli lunghi e dritti e il becco girato in basso, sembrano due stukas in picchiata... Il tempo di planare e rigalleggiare nella posizione classica del cigno, che la tosa ci porta un antipasto con carpaccio di tonno crudo, marinato in sale, su un crostino caldo guarnito da insalatina “offerto dalla casa...” mi dice la sposa (sempre più simpatica emoticon emoticon ). Ottimo, veramente.

I due primi ce li dividiamo: pasta fatta in casa (tipo spaghetti alla chitarra, ma neri) al nero di seppia con vongole e mazzancolle, e poi spaghetti alla busèra con cozze, gamberi, scampi, vongole, in leggera salsa di pomodoro piccante. Bellissima presentazione, piatti super abbondanti, cottura perfetta, pesce squisito.

Viste le proporzioni, ordiniamo una sola frittura di pesce e verdura, in due. Tempistica perfetta, arriva il piatto bollente e stra-abbondante (come previsto) con gamberi, totani, moscardini, calamari, gamberetti di fiume, aolette e tranci di merluzzetti. Assieme, julienne di melanzane, zucchine e carote, sempre fritte.
Tutto eccezionale.

Mentre mia moglie è incollata al cellulare per parlare con la figlia americana, bloccata nel North Carolina con l’aereo rotto (per fortuna si sono accorti prima di partire), io do un’occhiata all’interno della cucina, pulitissima, così come i servizi, che avevo già visitato prima. In fondo al ristorante, mangiano anche loro, con i bambini e con la sorella della tosa (le assomigliava molto) che aveva un altro bambino piccolo.

Il dolce non ci stà, siamo quasi stroncati. La tosa ci porta due tovagliolini di carta al limone.
Poco dopo arriva con un piattino e dentro sei frìtole ripiene alla crema, con l’uvetta passa, appena fritte. “Maaaa...” provo ad accennare io... “Offerte dalla casa...” mi dice la tosa bionda… Come si fa a dir di no? (oh... proprio simpatica sta bionda emoticon emoticon emoticon )

Il conto è di 59 euro in due. Limoncino offerto dalla tosa bionda... :lol: :win:
Eppure continuo a ripetermelo: mai fermarsi a guardare l’esterno delle cose... l’estetica ha la sua importanza, ma in questo caso viene surclassata da altri elementi di sostanza...


Imperdibile!!!

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[d.d.]
09/03/2011
Bella gita a Caorleemoticon me lo ricordo il Pic Nic, però non ci siamo stati, fanno solo pesce???
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[joy]
09/03/2011
Da tenere presente, in agosto.... C'è ancora tempoemoticon
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[carolingio]
09/03/2011
Dimenticavo, i calici di Col Saliz sono poi diventati tre... riempiti senza risparmio... emoticon
(orco can... peccato che nel testo della recensione, terz'ultima riga, non vengano fuoriemoticon e emoticon avrebbero reso di più... ma s'è capito emoticon )
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[joy]
09/03/2011
Come ti è sembrata Caorle?
L'avevi visitata ancora?
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[carolingio]
09/03/2011
Ciao d.d. emoticon io penso di sì, che nel menu ci sia solo pesce, ma non mi ricordo bene emoticon
Tienlo presente joy, vale proprio... emoticon
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[carolingio]
09/03/2011
Sì, l'avevo visitata ancora in passato (mia mamma andava sempre al mare a Caorle, e io l'andavo a trovare), è bellina, con quelle casette rosse e gialle e con la piazzetta del campanile... o dio... ghera un fredo bisso...emoticon
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[Al Fatòr]
09/03/2011
heii Carolingio cosa c'è, sei un pò giù? fuori fase? è stato il freddo che ti ha trattenuto nella descrizione del locale?
..colori tenui e.. e tutto il resto?

quante finestre, il pavimento ed il soffitto come sono?
non puoi lasciarci senza un'immagine del locale fatta come tuo solito, facci sognare un pò..

« Io ne ho... viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…

Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…

E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser…

E tutti quei… momenti andranno perduti nel tempo…

Come… lacrime… nella pioggia…




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[Reginalulu]
09/03/2011
Sono perfettamente d'accordo con la tua riflessione finale, anche per il cibo, a volte è così. E' vero che anche l'occhio vuole la sua parte, ma è, appunto, una parte nel tuttoemoticon. Bella come sempre.
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[carolingio]
09/03/2011
Ostrega, hai ragione Al Fatòr, ero incerto se propinarvi i motivi della mia enpasse, ma siccome non sono motivi "umani" emoticon , alla fine ho deciso di lasciar stare per il momento... ma la tua citazione di Blade Runner, tratto dal Cacciatore di Androidi, cade giusta a fagiolo... intanto mi fermo qua...

Comunque, mi sono dimenticato anche di descrivere grissinetti croccanti a base di polenta e grissinotti ai semi di soia, deliziosi. Inoltre ci hanno portato anche un bel piatto di melanzane e zucchine alla griglia, buoni anche quelli, seppur non trascendentali. Il soffitto era un cassettonato di cartongesso bianco apprezzabile, mentre al posto delle finestre c'era una vetrata continua di alluminio anodizzato argento che dava verso porto S.Margherita, il mare e il fiume Livenza, pavimento di ceramica beige, tavoli ricoperti di sottotovaglie ciclamino e tovaglie nocciola... L'idea è di un ambiente rilassante, seppur familiare, gestito da gente sveglia e disponibile, con una cucina di pesce di qualità medio alta, più alta che media.
Poi, con tutta la roba che ci hanno offerto e per la gentilezza (ci hanno aperto due bottiglie di Prosecco lì sull'unghia...), i quattro cappelli e mezzo, dovuti anche all'estetica non folgorante e alla verdura buona, non stratosferica, come ha sottolineato Regina, hanno dovuto trasformarsi in cinque... emoticon
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[carolingio]
09/03/2011
Ah... non è una cosa voluta... tranne per la mia preoccupazione di non stufare troppo... che a volte mi frena e mi fa perdere particolari...
L'età? Mah... non penso che un anno in più o in meno acceleri l'Alzheimer in questa fase emoticon emoticon
Ci sono semmai altre cose sulle quali sono concentrato in questi giorni, ma, come ho detto, intanto è meglio sorvolare, difficilissimo provare a far condividere emoticon
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[carolingio]
09/03/2011
Sì va là, zio, no son gnanca più bon de scrìvar... intendevo "come ha sottolineato Regina" riferirlo all'occhio che vuole la sua parte, ma che è una parte che fa parte del tutto, invece l'ho messo dopo e sembra riferito più alla verdura buona ma non stratosferica... emoticon
Grazie comunque, Luisa emoticon
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[Reginalulu]
09/03/2011
emoticon
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[gi]
09/03/2011
bravo carol, bella rece come sempreemoticon
hai fatto bene ad andare oltre l'aspetto esteriore e la fortuna ti ha premiato !emoticon
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[carolingio]
09/03/2011
Grazie gi! emoticon
(fortuna sì, maaaa... prima di partire mi ero fatto una CERTA IDEAemoticon dei ristoranti di Caorle, recensioni, siti, menu, giorni di chiusura ecc.,... solo che vedendolo da fuori, una volta arrivati lì, credi d'aver sbagliato tutto, questa è l'impressione... invece no, no-no-no-no-no-no! emoticon emoticon )
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[Lucy...ah]
09/03/2011
Che bel posticino che hai trovato!!!! la mia perenne e mai del tutto soddisfatta voglia di pesce aumenta sempre più.......
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[carolingio]
09/03/2011
Lussy preparati, qualche giorno prima Pasqua mi sa che proviamo il mare dell'ovest... emoticon
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[Lucy...ah]
09/03/2011
ah bè, da questa parte siamo a casa mia..........passaparola!!!
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[Al Fatòr]
10/03/2011
Grande Carol, il lato dell'architetto che si mescola con quello del buongustaio riesce a far risaltare al meglio ogni singolo aspetto del locale, della tavola e della "buona tavola" bevande comprese.
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[carolingio]
10/03/2011
Grazie Massimo, troppo buono emoticon
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[Gerry]
10/03/2011
Beh, ho visto che,come al solito, le tue recensioni stimolano molte "osservazioni". Anca mì me accodo (perdona l'accento!).
Forse stringata, ma alcune immagini tingono bene il fondo del racconto: i fili del telefono esterni, ma pudicamente celati, un pezzo di telone che sbatte (che folate fredde!), l'insegna intravista ...
Insomma, una bella capacità di raccontare,... come al solito!
Complimenti.
Una domanda: busèra o busara (buzara)? Son la stessa cosa, in "lingue" diverse, o son cose diverse?
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[carolingio]
10/03/2011
Ahahahah... Gerry... anca mì me meto in còa... semmai... ahahahah... "accodo" l'è un po' massa italiàn! emoticon emoticon
Grazie anche a te per i complimenti... busèra o busàra sono la stessa cosa. Buzara con la zeta è solo un modo per scrivere la pronuncia della esse "liscia" che a volte viene rappresentata anche con la x (cossa ghe xè?)
Per quanto ne so (avevo antenati istriani) il piatto originario è proprio dell'Istria ed erano gli scampi alla busèra, poi trasformati in spaghetti alla busèra, che contengono in primis gli scampi, e poi chi vuole ci aggiunge qualche altro mitile o crostaceo...
Ciao! emoticon
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[carolingio]
10/03/2011
...ma son detti anche alla veneziana... forse, chissà, per via della lunga dominazione veneziana nell'Istria e nella Dalmazia... pensa che li ho mangiati qualche mese fa anche a Valdobbiadene...
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[Gerry]
11/03/2011
Ti ga' rason! Conosso solo al pan bogio, sensa ogio sensa sal.
(spero, almeno questa volta, di aver raggiunto un buon voto!)
A Valdobbiadene? Da non credere!
E' un po' come trovare i tortellini a Nord del Po, a Est di Ozzano Emilia, a Ovest del fiume Secchia e a Sud dell'alta valle del Dragone (... e già sto esagerando!)
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[carolingio]
11/03/2011
Promosso a pieni voti Gerry emoticon
Per i tortellini, hai pienamente ragione... i nostri fanno veramente pena in confronto a quelli della zona emiliana.
Per Valdobbiadene e altri posti in orizzontale fin sul Lago di Garda, penso che 500 anni di amministrazione (e scambi) della Serenissima abbiano, pur con qualche distinzione, il dovuto peso anche nel mangiare.